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Antologie di autori egiziani

Non ho peccato abbastanza. Antologia di poetesse arabe contemporanee
A cura di V. Colombo, Milano, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, 2007, pp. XXXVIII+292.

I testi presentati in questa antologia sono opera di ventinove artiste provenienti dall’intero mondo arabo, dal Marocco allo Yemen. Spesso si tratta di autrici giovani o giovanissime, ma, accanto ai loro, troviamo anche nomi quali Fadwa Tuqan o Nazik al-Mala’ika che per lunghi decenni hanno offerto un contributo fondamentale, anche dal punto di vista teorico e formale alla poesia araba. Come afferma V. Colombo: “Enheduanna e Lilith. Enheduanna – non solo la prima poetessa della storia, ma anche primo scrittore in assoluto di cui si abbia testimonianza scritta – e la biblica Lilith possono essere considerate le ispiratrici, meglio i simboli, della produzione poetica femminile contemporanea in lingua araba” (p. VII). Sono, cioè, due “ribelli” che hanno voluto affermare se stesse in un mondo in cui spesso le donne sono chiamate ad assecondare e a tacere. Seguendo il loro esempio, le poetesse di cui si offrono alcuni testi nella presente antologia, hanno parlato della donna araba, e non solo, in un modo innovativo e pregnante. Tutte le poesie sono state tradotte dalla curatrice.

Iman Mersal: Amina; Ho un nome musicale; Felicità completa; Mi sembra di avere ereditato i morti; Hai perso la saggezza; Esercizi di solitudine;
Fatima Na’ut: Un fiore sulla mano di una donna; Pan di datteri; Angelo; Così; Decisione; La danza dell’amore.

 

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