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Antologie di autori egiziani

Antologia della poesia Araba
A cura di F. M. Corrao, Roma, La Biblioteca di Repubblica, 2004, pp. 668.

Nelle sezioni dedicate alla poesia araba moderna e contemporanea di questo volume sono presentati nove poeti egiziani.

Neoclassici
Ahmad Shawqi (1868-1932)
Noto come il "principe dei poeti", è la figura più illustre della corrente neoclassica. Di lui Francesca Corrao ha riportato in questa antologia un brano del dramma in versi Lapassione di Cleopatra (v.) che aveva interamente tradotto nel 1989 per la casa editrice Unilibri.

Romantici
Mayy Ziyàda (1886-1941)
Cristiana di origine siro-libanese vissuta quasi sempre in Egitto. Scrittrice e saggista, si occupa di questioni politiche e sociali e analizza la condizione della donna araba in termini inediti per l'epoca. Come poetessa adotta il nuovo genere della "poesia in prosa" ed è molto apprezzata per la raffinatezza dei suoi versi, marcati dalla sensibilità femminile e dall'uso magistrale dell'arabo. Le sue poche opere sono raccolte in Ombre e luci (1922), da cui è tratta Gli occhi (trad. di M. Masullo).

‘Abbas Mahmùd al-'Aqqàd (1889-1964)
Nasce ad Aswan, ma sin dall'adolescenza vive al Cairo. Perlopiù autodidatta, si dedica alla poesia, alla narrativa e alla pubblicistica, affermandosi come uno dei maggiori intellettuali egiziani. 

Poesia contemporanea dall'Impegno al Simbolismo.
‘Abd al-Rahmàn al-‘Abnùdi (1927)
Scrive versi in dialetto egiziano. È originario di un villaggio nel governatorato di Qena nell’Alto Egitto e vive al Cairo dagli anni '60, quando raggiunge presto la fama.  Nei suoi versi usa un linguaggio scarno ma suggestivo e penetrante, e si occupa soprattutto di problemi sociali e politici. In Ahmad Sam'ìn. Vita di un uomo (trad. di F. Corrao) parla della dura esistenza di un mugnaio che lascia la campagna e va al Cairo.

Salàh ‘Abd al-Sabùr (1931-1981)
È uno dei più grandi poeti egiziani del '900. Nel dramma in versi La tragedia di al-Hallàg (trad. di F. Corrao), l'autore ritrae lo slancio religioso, e la valenza storica, politica e sociale dell'opera dell'eminente mistico. Di al-Sabùr è stato anche pubblicato in Italia il volume Gente del mio paese e altre poesie (2002). 

Ahmad ‘Abd al-Mu‘ti Higàzi (1933)
Proviene da un villaggio del Basso Egitto e vive al Cairo sin da giovanissimo. Nella prima raccolta, Città senza cuore (1959), descrive il trauma esistenziale del trasferimento nella capitale, mentre successivamente si concentra su temi sociali e politici. Ha sempre usato il verso libero e un linguaggio moderno, ma dal realismo della fase iniziale è passato gradualmente a toni sempre più surreali, come quelli che troviamo in Danza (trad. di Corrao).

Muhammad ‘Afìfi Matar (1935)
Originario di un villaggio del Delta. La sua carriera poetica è inizialmente osteggiata dall'élite intellettuale conservatrice.  Ciò lo porta a trasferirsi a Bagdad dove per dieci anni dirige una rivista letteraria. Si sente vicino alla cultura greca antica, che ha assorbito molti elementi delle antiche civiltà mediorientali, e si identifica con il poeta-filosofo della tradizione presocratica. In Egitto è premiato per i suoi lavori solo nel 1989.  Negli anni '90 la sua poesia si evolve verso l'introspezione mistica. Nei suoi versi tratta temi filosofico-esistenziali e si esprime tramite immagini e metafore, come in Prima sequenza (trad. di F. Corrao).

Amal Dunqul (1940-1983)
Nasce nell’Alto Egitto dove inizia giovanissimo a scrivere versi.  Nei primi anni '60 si trasferisce al Cairo. Poeta “maledetto” e allo stesso tempo saldamente attaccato alle radici rurali, diventa subito famoso per la sua figura artistica particolare. Attinge sia al ricco patrimonio arabo letterario sia ai temi cavallereschi della poesia epica popolare, creando uno stile nuovo e personale. Sin dalla prima raccolta del 1969, incentrata sulla sconfitta araba nella Guerra dei Sei Giorni, conquista il pubblico giovanile per la coraggiosa denuncia che esprime, e per la semplicità della lingua e l'incisività del verso libero a cui ricorre. In questa fase attinge all'invettiva preislamica per scagliarsi contro il regime. Negli anni '70 si concentra sempre più su temi esistenziali, soprattutto quando si ammala di cancro. Compone in ospedale l'ultima raccolta da cui è tratta Contro chi…?(trad. di Corrao).

 

 

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